Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
Art. 19 Dichiarazione Universale dei diritti umani

Tutte e tutti conoscono Julian Assange, il fondatore del sito WikiLeaks (2006), attraverso il quale decine di migliaia di comunicazioni e video riservati sono stati resi di dominio pubblico, senza alcun tipo di manipolazione né di censura, esponendo così al mondo intero la verità sui crimini di guerra e politici di cui si sono macchiati, nella storia più recente, gli Stati Uniti d’America e i loro alleati.
“Colpevole” di avere fatto il proprio dovere di giornalista, dall’inizio degli anni ’10 di questo secolo Julian Assange cominciò ad essere vittima di una vera e propria persecuzione giudiziaria, che lo portò, nel 2012, a rifugiarsi presso l’Ambasciata Ecuadoriana di Londra, dove chiese, ottenendolo, asilo politico.

Dopo 7 anni trascorsi nell’Ambasciata, il nuovo Presidente dell’Ecuador ritirò l’asilo politico ad Assange, permettendo alle autorità britanniche di entrare nell’Ambasciata e di arrestare Julian Assange, che da allora si trova prigioniero, in isolamento, nel carcere britannico di massima sicurezza di Belmarsh.

Qui Assange è stato sottoposto ad un regime carcerario durissimo (le dimensioni della cella in cui passa quasi tutta la giornata sono di 2 x 3 metri), che ha progressivamente messo in pericolo la sua vita e lo sta portando ad un grave deterioramento psicologico oltre che fisico.
Gli Stati Uniti d’America pretendono l’estradizione di Assange per poterlo giudicare per spionaggio, nonostante non sia cittadino statunitense. Se estradato negli Stati Uniti, Julian Assange rischia fino a 175 anni di carcere per non avere commesso alcun crimine. L’unica colpa di Assange è stata quella di perseguire la verità e di avere lottato per la libertà di informazione.

Il giorno 20 o 21 di febbraio la Corte Superiore di Giustizia Britannica si esprimerà definitivamente sulla possibile estradizione di Assange negli Stati Uniti.
Per questo motivo è importante che tutte e tutti manifestiamo il nostro sostegno a Julian Assange e per questo si sono convocate decine di manifestazioni in moltissime città e capitali di tutto il mondo.
A Barcellona ci troveremo per chiedere la liberazione del giornalista Julian Assange il giorno 20 Febbraio alle ore 19:00 davanti al Consolato Britannico, Av. Diagonal 477 – Francesc Macià.
La lotta per la libertà di Assange è la lotta per la libertà di tutte e tutti noi.
Free Assange Now!





