Manifestazione 8 Marzo 2024: La Festa della Donna, che deve continuare a lottare.

Manifestazione 8M

La Festa della Donna è un’occasione per riflettere e rivendicare i diritti delle donne. Ricordare gli sforzi del passato per arrivare fino a qui e le battaglie, che ancora dobbiamo intraprendere in questa società attuale in continua evoluzione. Questa festa porta con sé un fiore pieno di significato, che unisce la storia con un filo fatto di resistenza e resilienza: la mimosa.

La storia della Festa della Donna inizia negli Stati Uniti, nel 1909, rappresentando una giornata di protesta e rivendicazione per migliorare le condizioni di lavoro e trattamento per le donne. In Italia arrivò nel 1922 ma tornò ad essere festeggiata solo alla fine della Seconda guerra mondiale. Per molti anni fu infatti vietata dal regime fascista.

8M Festa internazionale della donna

L’Unione donne italiane (UDI) si impegnò per organizzare una festa l’8 marzo del 1946, simbolo di una nuova era di diritti per le donne, in una Italia che cercava di guarire le ferite della guerra e guardare al futuro.

La mimosa ne diventò il simbolo. Inizialmente si voleva usare la violetta, scelta sostenuta dal vicesegretario del Partito Comunista Luigi Longo, dato che era un fiore con una lunga tradizione nella sinistra. Alcune dirigenti del PCI si opposero perché era costoso e difficile da reperire, in una Italia che, nel dopoguerra, aveva grosse difficoltà economiche.

montagnana noce mattei
Rita Montagnana, Teresa Noce, Teresa Mattei

Tra loro c’era Teresa Mattei, una ex partigiana che si batté a lungo per i diritti delle donne, e, insieme a Rita Montagnana e Teresa Noce, propose di festeggiare con la mimosa: fiore molto più economico e che era facile da trovare nei campi.

In un’intervista Mattei raccontò che «La mimosa era il fiore che i partigiani regalavano alle staffette. Mi ricordava la lotta sulle montagne e poteva essere raccolto a mazzi e gratuitamente».

cartellone 8 marzo mimosa

Un fiore, un simbolo di resistenza, lotta e speranza.

Nel libro “Un’altra parte del mondo “ di M. Cirri, Rita Montagnana, ex esponente del Partito Comunista, che venne anche in Spagna tra il 1936 e il 1938, nel corso della guerra civile spagnola, ricorda:

ramo di mimosa

È lei, la mimosa. Profumo intenso e delicato, all’apparenza fragile, pare destinata a sbriciolarsi ma invece resiste a ogni sballottamento. È importante per un fiore da corteo, che va sventolato per salutare le compagne e agitato ridendo sotto il naso del mondo.

Oggi, come allora, la Festa della Donna dovrebbe essere un’occasione per riflettere e rivendicare i diritti delle donne, specialmente in un contesto di crisi sociale, economica e politica in cui le disuguaglianze di genere sono ancora presenti.

We can do it

Molti i temi che è necessario tenere vivi: la precarietà nel lavoro, per esempio, con salari più bassi, contratti meno stabili in posizioni meno rilevanti, che segnano la carriera di molte donne, e i femminicidi, che macchiano le mani della nostra società: solo nel 2023, in Italia, 118 le donne uccise, di cui 96 in ambito familiare o affettivo. Non ci dimentichiamo nemmeno di tutte le donne che provano a superare frontiere lontanissime alla ricerca di un futuro migliore, scappando da guerre, fame e carestie e non sempre trovano una mano tesa pronta ad accoglierle. Un pensiero, in questo giorno, lo rivolgiamo anche alla Palestina e alle loro donne vittime di un genocidio al quale dobbiamo dire basta. Una mimosa, anche se virtuale, per tutte voi, fatta di resistenza e resilienza.

Dove manifestiamo?

Manifestazione 8M

Donne, lesbiche e trans

In piedi contro le precarietà, le frontiere e i genocidi

Venerdì 8 marzo 2024

Ore 18.00 ai giardinetti di Gràcia (Jardins de Salvador Espriu), Barcellona

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